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Per Aspera Ad Veritatem n.4
Intelligence économique et stratégie des entrerprises - Commissariat général du Plan - Travaux du groupe présidé par Henri Martre

Henri Martre (Documentation Francaise, 1994 )





Il testo offre un'analisi attenta e minuta del soggetto intelligence economica, contenendo i risultati dell'indagine e dello studio di un gruppo di lavoro, presieduto da Henri Martre, nell'ambito della valutazione, operata nel corso degli anni, sui fattori non materiali della competitività.
L'analisi procede dalla considerazione essenziale che l'intelligence economica si fonda sostanzialmente sull'informazione, per cui la ricerca si è mossa tenendo conto e valutando gli elementi della "ingegneria strategica" dell'informazione e l'utilizzazione dell'intelligence economica come leva nella competizione tra imprese.
Un primo, lungo capitolo è dedicato all'analisi comparata dei sistemi di intelligence economica nel mondo, costituendo la loro comprensione una priorità essenziale. I sistemi analizzati sono quelli della Gran Bretagna, della Svezia, del Giappone, degli Stati Uniti, della Germania.
Dallo studio del sistema precursore della Gran Bretagna, paese che è stato la prima potenza economica mondiale e che dalla rivoluzione industriale alle difficoltà con il Medio Oriente ha sempre dovuto affrontare i problemi derivanti dai rapporti con altre potenze economiche e politiche, si passa a esaminare il sistema della Svezia che, dovendo creare una strategia economica che tenesse conto della fragilità della sua posizione geo-economica, ha puntato essenzialmente sull'ingegneria strategica dell'informazione.
Spostandosi l'analisi sui grandi sistemi contemporanei, viene presentato il caso del Giappone, che per primo ha fatto dell'informazione la leva fondamentale del suo sviluppo, considerando essa una risorsa collettiva, più che individuale, e l'indipendenza economica la sua forza precipua.
Viene chiarito come l'ingegneria strategica dell'informazione giapponese sia caratterizzata, tra l'altro, dalla penetrazione commerciale adattata al contesto socio-economico di ciascun paese e da una politica di comunicazione selettiva dell'informazione; si sottolinea, inoltre, come in Giappone l'informazione sia comunque intimamente connessa con un comportamento sociale, in virtù del quale essa non può essere né venduta né acquistata ed esistano difficoltà da parte delle imprese a pagare le informazioni.
La logica del sistema statunitense, contrariamente a quella giapponese, è individuale, e la strategia delle imprese per conquistare i mercati stranieri risponde alle esigenze di profitto di ciascuna impresa. Tutto il sistema di informazioni poggia, comunque, su servizi interni di Competitive intelligence creati dalla fine degli anni Cinquanta dalle aziende più grandi.
In Germania, prima potenza economica in Europa, il sistema nazionale di intelligence economica ha il grande merito di avere un centro in cui convergono i flussi di informazione, costituitosi alla fine del XIX secolo.
L'ingegneria dell'informazione tedesca si fonda, comunque, su un profondo sentimento collettivo di "patriottismo economico" e proprio il comune accordo sugli interessi economici nazionali costituisce il punto di forza del sistema di tale paese.
Un secondo, ampio capitolo è costituito dall'analisi del modello francese, le cui caratteristiche vengono descritte attentamente e doviziosamente.
Dall'analisi comparata risultano evidenti alcune lacune di tale sistema e i ricercatori formulano delle proposte tese a colmare le carenze nel campo della intelligence economica francese.
Conclusivamente, il testo, arricchito da una serie di allegati inerenti sempre a temi di interesse economico, sostanzialmente rivolto a un pubblico di esperti, presupponendo la lettura corretta del lavoro una specifica, salda base conoscitiva, può comunque aiutare a costruire una riflessione critica sui meccanismi dell'intelligence economica e sulle vie percorse dai diversi paesi nel campo della raccolta e della diffusione delle informazioni.



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